Sostenibilità: come la formazione trasforma le Organizzazioni in pensanti?
Sostenibilità, formazione e organizzazioni, le riflessioni del Professor Magatti
In questa lezione il prof. Magatti ha inquadrato la questione della sostenibilità della formazione e delle organizzazioni nel mutevole contesto attuale. Il concetto di sostenibilità è ormai diffuso, cosa positiva perché significa che la questione è percepita come rilevante, eppure è sempre più difficile capire di cosa si sta parlando, senza cadere in mode e tendenze.
La sostenibilità ha a che fare col cambiamento tecnologico, ma è fondamentalmente una questione che riguarda le trasformazioni sociali e il cambiamento culturale che questa tematica porta con sé.
Il tema riguarda in pieno l’attività della formazione presente e futura. Il punto di partenza è il termine entropia. Questa parola ha due matrici, una nella termodinamica e una nella teoria dell’informazione. Sono stati questi i punti fondamentali del discorso del professor Magatti.
Entropia: termodinamica e informativa
Il punto di partenza da prendere in considerazione per la sostenibilità è la parola entropia, che ha due matrici:
la prima ha a che fare con la termodinamica di Clausius, perché esiste una tendenza cosmica al disordine di qualsiasi sistema chiuso. La vita organica, in tutte le sue forme, si dà come resistenza all’entropia e al disordine, è dunque “nega-entropica”.
Ogni organizzazione, sia biologica che sociale, per esistere deve stare in equilibrio tra entropia e nega-entropia: si è vivi finché l’organismo di cui facciamo parte è sufficientemente organizzato per essere vitale.
La seconda radice viene dalla teoria dell’informazione, in particolare da un teorico dell’informazione che si chiama Shannon, che definisce “entropia” la quantità media di informazione contenuta in un messaggio emesso. Un messaggio entropico è confuso e può essere interpretato in vari modi, quindi non determina un esito atteso.
La digitalizzazione si è affermata trasmettendo messaggi non equivoci, grazie a codici che riducono l’elemento entropico dell’informazione. Questo ha permesso di realizzare l’intelligenza artificiale, la capacità straordinaria del calcolo e l’assemblaggio di dati e informazioni.
Tra sostenibilità e l’aumento delle possibilità di vita per miliardi di individui c’é relazione
Il momento storico che stiamo attraversando è entropico da entrambi i punti di vista: da quello termodinamico, nel rapporto con l’ambiente, e da quello informativo, nei rapporti umani e di comunicazione.
La crescita avuta negli ultimi 40 anni ha aumentato le possibilità di vita per miliardi di individuim ma l’idea di crescita perseguita ha prodotto un’enorme entropia. Questo si osserva negli effetti sul versante ambientale e su quello umano e sociale.
I tre principali effetti entropici dai quali nasce la questione della sostenibilità sono:
- La creazione e determinazione di effetti e di squilibri sistemici e le tensioni a livello geopolitico.
- L’enorme produzione di scarti, dalla c02 e la plastica, a quelli umani sul lato sociale.
- La perdita della biodiversità delle specie animali e vegetali, e la standardizzazione dei comportamenti con l’omologazione culturale sul lato sociale.
Oltre una certa soglia, un sistema non riesce più a adattarsi e a dissipare entropia per mantenere il proprio equilibrio. Abbiamo bisogno di un salto di complessità e di riorganizzazione per dare risposte adeguate.
Di Roberta Bruno
Per approfondire l’argomento leggi l’articolo con le riflessioni di Mauro Magatti.