Apprendimenti futuri. Confronto tra enti
Il confronto tra Enti di Formazione
Nel titolo “Apprendimenti futuri. confronto tra enti di Formazione” manca la parola formazione, poiché si vuol dare priorità alla parola “apprendimento”. In questo momento storico, questo potrebbe avere un significato profondo per stimolare la capacità di apprendere dell’uomo e sviluppare la propria creatività. Capacità che forse anche la formazione ha spento.
Per questo motivo:
noi enti di formazione dobbiamo ricominciare a confrontarci su gli Apprendimenti futuri per riuscire ad aprire la strada a un naturale bisogno dell’uomo. Ossia, quello di capire come dalla complessità che ci circonda si possono trovare risorse creative che non si vedono nella quotidianità.
Inoltre:
facendo capire l’importanza di trovare momenti di serenità in cui si accantonano i problemi quotidiani e si cerca di focalizzare l’attenzione sulle nostra abilità nel progettare possibili alternative, di un futuro che è già qui nel presente.
Apprendimenti futuri. Confronto tra enti di formazione: 18 e 25 marzo
A partire dalla stesura di un menabò, e con l’aiuto di Roberta Bruno, giornalista e responsabile dell’Ufficio Stampa di Innovazione e Apprendimento, prima degli eventi del 18 e del 25 marzo sono stati intervistati sugli apprendimenti futuri i relatori, appartenenti ai diversi enti di formazione . Sono state poi estrapolate alcune citazioni dai coordinatori dell’evento, Antonello Calvaruso e Paolo Viel, a partire dalle quali si sono coinvolti in gioco tutti i relatori per porre domande agli altri.
Questo primo ciclo di eventi sugli apprendimenti futuri nasce da una serie di interrogativi, sviluppatisi durante il primo lockdown di marzo 2020. Tali interrogativi riguardano il futuro delle agenzie formative. Poiché si fa sempre più forte il bisogno e la possibilità per gli enti di formazione di passare dallo stato in cui si subisce (passivamente) la politica del lavoro a diventare co-protagonista della progettualità delle politiche del lavoro.
Questo può avvenire solo facendo parte, attivamente, di una comunità che racchiuda agenzie formative e formatori, la quale si interroghi e si confronti sul proprio futuro.
Come la formazione può guidare il cambiamento?
Primo:
In questa situazione di incertezza, che si è amplificata e fatta più manifesta con il diffondersi della pandemia, sorge come necessità quella di dover compiere delle scelte. Per farle, però, si fa forte il bisogno di prendere tempo, attivare la parte corticale del nostro cervello, sospendere il giudizio, apprendere continuamente (life long learning) e analizzare i dati e le informazioni per sviluppare conoscenza e futuro.
Spesso:
però, il sovraccarico di informazioni, che caratterizza la società dell’Informazione, ha estromesso la capacità di giudizio dell’uomo, basata sull’approfondimento e l’attenzione. Viene così meno la nostra capacità di produrre conoscenza.
Perciò,
Gli enti di formazione si devono confrontare con su gli “Apprendimenti futuri”, tenendo in conto tutto ciò. Considerando, poi, anche i diversi piani: In primo luogo, l’addestramento di tipo gestionale, in secondo luogo la formazione sviluppo o la formazione divenire.
Questi piani vanno declinati grazie alla formazione, la quale deve essere in grado stimolare gli individui affinché si liberino dal fardello quotidiano e ci renda capaci di progettare il futuro.
Rivedi gli eventi di Apprendimenti futuri. confronto tra enti di formazione sul nostro canale YouTube:
- Apprendimenti futuri: confronto con Agenzie formative, pt. 1: https://www.youtube.com/watch?v=TrpDNqvX5pA&t=231s
- Apprendimenti futuri: confronto con Agenzie formative, pt. 2: https://www.youtube.com/watch?v=CLkFBxVS2AI&t=1377s